E' ANTICOSTITUZIONALE
E DISCRIMINANTE
CONSIDERARE A PRIORI GLI UOMINI CARNEFICI: la violenza può essere agita anche dalle Donne!
E' ANTICOSTITUZIONALE
E DISCRIMINANTE
CONSIDERAREA PRIORI LE DONNE VITTIME: la violenza può essere subita anche dagli Uomini!
E' ANTICOSTITUZIONALE
E DISCRIMINANTE
TUTELARE SOLO LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA: la tutela deve essere estesa anche agli Uomini! E' ANTICOSTITUZIONALE E DISCRIMINANTE CREARE CENTRI PER UOMINI MALTRATTANTI: bisogna dedicarli alle Persone Maltrattanti"
LA VIOLENZA SUBITA DAGLI UOMINI IN AMBITO DOMESTICO AFFETTIVO AD OGGI, INDAGATA SOLO DA A.PRO.S.I.R.
REPORT 2021 REPORT 2022
Comune di S. Benedetto Del Tronto (AP)
Adamo De Amicis e Antonella Baiocchi
Realizzato su commissione da Pietra Barrasso
Antonella Baiocchi (www.antonellabaiocchi.com), Psicoterapeuta, esperta in Criminologia e Violenza di Genere, da anni si occupa del contrasto della violenza domestica e della Tutela di ogni Persona in posizione di vulnerabilità sociale, vittima di violenza o a rischio di divenirlo.
Da oltre 15 anni sulle basi di una approfondita analisi delle dinamiche psicologiche alla base della violenza, sta denunciando "le falle dell'attuale cultura della Violenza": prima tra tutte la stoltezza del considerare la Violenza Unidirezionale (gli Uomini considerati a priori carnefici le Donne considerate a priori vittime), in quanto ella afferma che LA VIOLENZA E’ BIDIREZIONALE: Vittime possono essere Donne e Uomini - Carnefici possono essere Uomini e Donne!
Tutte le vittime hanno necessità di essere tutelate: Donne, Minori e Uomini.
Oggi nei confronti degli uomini si agisce una anticostituzionale discriminazione!
Per abbandonare la stoltezza della Unidirezionalità della violenza, è necessario comprendere i meccanismi sottostanti i comportamenti violenti, meccanismi che riguardano, indistintamente, uomini e donne.
Ella afferma che IL NEMICO DELLE DONNE e di QUALSIASI ALTRA CATEGORIA DI VITTIME (anziani, minori, disabili, stranieri, etc. comprese le vittime di razzismo e di violenza OMOLESBOBITRANSFOBIA per non lasciar nulla al caso) risiede in una MENTALITA' Tossica, posseduta sia dagli UOMINI che dalle DONNE, che induce a discriminare e a pretendere conformazione pena le rappresaglie, il taglio, l’esclusione… la morte.
Divulgare la conoscenza delle dinamiche sottostanti i comportamenti violenti (sintetizzate nel capitolo 6 “Appendice: La matrice della violenza in breve”) è lo scopo principe che ci alimenta. Solo comprendendole si potrà riuscirà a sfaldarne i meccanismi che fanno proliferare la violenza! L’ Unidirezionalità della Violenza è una credenza tossica sostenuta da alcuna evidenza scientifica.
Negli anni ella ha suggellato questi argomenti in moltissimi articoli e alcuni libri, tra cui "La violenza non ha Sesso", edito nel 2019 dalla casa editrice Alpes Italia.
Dal 2016 all’ ottobre 2021, è stata Assessore alle Pari
Opportunità del Comune di San Benedetto del Tronto (AP) ed è arrivata alla ribalta
Nazionale per essere stata il primo amministratore
pubblico (a tutt'oggi, febbraio 2023, ancora l'Unico) ad aver coraggiosamente contrastato il “politicamente corretto” con questa innovativa angolazione e denunciando la anticostituzionale discriminazione effettuata nei confronti degli Uomini dallo Stato Italiano, per la tutela dei quali il Governo non spende un euro (i Centri Anti Violenza, Case Rifugio, contributi e sostegni vari sono solo per le donne, il 1522 non accetta Centri di Ascolto dedicati agli uomini, etc). Per gli uomini solo svilenti Centri di Riabilitazione per Maltrattanti, che suggellano la discriminazione nei loro confronti.
Da Assessore ha fatto scalpore l'apertura del primo centro anti violenza per uomini voluto da una amministrazione pubblica (CAV OLTRE IL GENERE) e l'installazione della prima PANCHINA INCUSIVA DI TUTTE LE VITTIME (esperienza replicabile in ogni Comune).
L'impegno suo e dell'Equipe di volontari che la sostiene è stato intercettato da Rete 4, il quale il 28 maggio ha dedicato alla rivoluzione culturale partita da S. Benedetto del
Tronto, un’intera puntata della trasmissione Confessione Reporter, condotta da
Stella Pende.
Cosa capita alla relazione affettiva? Perché persone al di sopra di ogni sospetto, anche appartenenti alla propria sfera affettiva (partner, genitori, figli, vicini, colleghi) si trasformano in spietati aguzzini? Come mai l'Amore è sempre più associato alla parola Morte e ad avere la peggio sono, solitamente, le donne? L'autrice ritiene che il nucleo del problema sia nell'analfabetismo psicologico, piaga del terzo millennio, che tra le gravose conseguenze, induce alla gestione dicotomica delle divergenze, "un vero e proprio programma infetto", che prevede la prevaricazione di uno dei poli della relazione e il conseguente fallimento del Reciproco Rispetto: "Chiunque gestisce le divergenze in modo dicotomico (indipendentemente dal sesso, dall'età e dallo stato di salute), quando si troverà nella posizione di Forza (fisica, economica, di ruolo, psicologica), tenderà a prevaricare l'interlocutore in posizione di Debolezza: donne ed uomini 'fragili, bambini, anziani, animali". È innegabile che le donne rispetto agli uomini siano socialmente svantaggiate e maggiormente esposte alla vittimizzazione, anche criminale, ma per debellare la violenza, è necessario capire che il killer da combattere non è il maschio, ma l'analfabetismo psicologico di cui sono vittima sia gli uomini che le donne! L'autrice afferma che la violenza non ha sesso, né età, né cultura, né razza e suggerisce di sostituire la miriade di neologismi che si coniano per specificare i diversi tipi di vittime (femminicidio, femicidio, infanticidio, uxoricidio, etc.) con un neologismo unico rappresentativo dí ogni tipologia di vittima: il termine Debolicidio, inteso come prevaricazione/uccisione di chi si trova in situazione di debolezza. Questo libro vuol essere un contributo alla crimino-genesi della violenza nella relazione affettiva: stravolge i rassicuranti confini tra il bene e il male, il giusto e l'ingiusto, la normalità e la devianza ed impedisce di banalizzare questi atti cruenti come esiti di raptus, follia o violenza di genere. Prefazione di Cinzia Tani.
S. Benedetto del Tronto (AP)
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